martedì 9 febbraio 2016

La mia esperienza con i planari


Fin da ragazzino,questo tipo di diffusori mi ha sempre affascinato;vuoi per l'estetica tanto diversa da quelli tradizionali,vuoi per il loro suono,eccezionale a parere di molti.
Sulle pagine dell'allora rivista Stereo,c'era una pubblicità di Martin Logan,che riportava tra le caratteristiche dei suoi diffusori,il fatto di avere un rivestimento conduttivo della membrana elettrostatica,dello spessore di 20 atomi...
No dico:VENTI ATOMI!!!
Rimasero un sogno,questi diffusori e ricordo che da adolescente,quando partecipavo a giochi di ruolo "fantasy" con gli amici,il nome che scelsi per il mio personaggio,fu proprio Martin Logan!
Molti anni dopo,sono riuscito ad ascoltarli  dal mitico Marco Natali a Monsummano;una meta che per noi audiofili toscani (ma non solo) è praticamente obbligatoria.
Il loro suono era diverso dagli altri,aveva una nitidezza,un dettaglio ed una capacità di ricostruire la scena sonora,semplicemente spettacolare!
Rimasero un sogno nel cassetto ancora per un pò,ma un giorno,dopo non pochi sacrifici,finalmente riuscii ad averle!
Ricordo ancora con commozione quando partii da casa con il furgone di mio padre,dirigendomi verso Monsummano per andarle a prendere.
Erano le Martin Logan Ascent i.
Con loro ho convissuto per più di sei anni ed hanno visto numerose amplificazioni e sorgenti.
Questi diffusori erano di dimensioni importanti,alti un metro e sessantadue,larghi trentadue centimetri e profondi cinquantasei.La loro forma,però,era tale da potersi inserire in ambiente senza troppi traumi,avendo la parte superiore destinata alla membrana elettrostatica,la caratteristica di essere semitrasparente e quindi poco invasiva.Le Martin Logan,difatti,sono tra le "casse" ad avere il più alto WAF in assoluto...
Il loro suono era bellissimo,dettagliato,ma con una fatica di ascolto inesistente.Le ascoltavo con le valvole di un Audio research VS110,che riusciva a pilotarle;ma l'unica cosa che non riusciva a fare a dovere,era il controllo del basso...
Passai ai mono VM220,che andavano decisamente meglio, e d'inverno non c'era nemmeno da accendere il riscaldamento,vista la cospicua dose di calore emessa da ben 16 valvole 6550 di cui erano provvisti tali finali.
Però ancora mancava qualcosa...
Provai con un finale di un mio amico,un Krell KSA150B,macchina un pò datata,ma sempre valida.
Ecco:con questo,si sistemava la situazione del basso,anche se sul medio alto non si aveva più la dolcezza delle valvole degli Audio research...
E' mio parere quindi,che questi diffusori amino ingenti quantità di corrente (e di qualità),per funzionare alla grande.
Il loro posizionamento,deve poterle vedere distanziate dalla parete posteriore di almeno un metro,(se è di più è meglio).Sono diffusori elettrostatici e come tali,emettono anche nella parte posteriore,avendo un emissione a "dipolo".La parte di suono che esce da dietro i diffusori,a seconda della distanza dalla parete di fondo,può sommarsi con l'emissione anteriore,"rinforzandolo".
Sono sensibili ai piccoli spostamenti,anche  pochi centimetri possono bastare per cambiare in meglio o in peggio il suono;ma quando si riesce a farli suonare,danno grandi soddisfazioni!
La dinamica,cioè l'intervallo tra il più piccolo e il più grande suono riproducibile,è dirompente e anche la capacità di "volume" è notevole,permettendo di suonare a livelli realistici sia con il rock che con la grande orchestra.
L'unica cosa che alla lunga può portare a desiderare qualcosa di diverso è il leggero scollamento tra il basso, emesso da un'altoparlante tradizionale e la cella elettrostatica,dotata di ben altra velocità.
Nelle ultime versioni prodotte da Martin Logan,si è cercato sempre di migliorare questa caratteristica,andando via via a cercare di velocizzare la gamma bassa con altoparlanti più performanti e con un'amplificazione interna dedicata.
All'epoca le Ascent i costavano 6750 euro,adesso si trovano sui 2000/2500 a seconda delle condizioni e della presenza degli imballi ed accessori.Le consiglio...ma con stanza di almeno 4X5mt. e 100 (ottimi)  watt a stato solido e con grande erogazione di corrente.

Ma adesso passiamo oltre...Magneplanar.

Anche questi diffusori mi hanno sempre affascinato,ma il processo è stato inverso,rispetto al mio amore per Martin Logan.
Già,perchè questi,prima li ho ascoltati,poi sono andato alla loro scoperta!
Fu al negozio Dimensione Suono di Lucca moltissimi anni fa,loro erano le MG10,un modello piccolo della Magneplanar e il disco era Unplugged di Eric Clapton.
Ecco:io una chitarra acustica riprodotta in quel modo divino,non l'avevo mai sentita...
Ma era tutto lo spettro audio riprodotto da questi diffusori,ad essere puro spettacolo!
Anche quà,il sogno è rimasto tale per molto tempo,ma un giorno di pochi anni fa,finalmente,complice anche l'ottimo prezzo a cui il proprietario le vendeva,riuscii ad entrare in possesso di una coppia di meravigliose MG2.7QR.
La loro estetica è piuttosto elegante,e anche se non hanno l'altoparlante semitrasparente come le Martin Logan,il loro inserimento in ambiente non è dei più traumatici,essendo una specie di "porta"(sia come dimensioni,che come peso) rifinita però in tessuto color crema.
Le Magneplanar,sono diffusori isodinamici,cioè "equivalenti" ad un'altoparlante dinamico come funzionamento,ma dalla diversa realizzazione;infatti,anzichè trovare degli altoparlanti a cono,qui troviamo una membrana piatta del tutto simile a quella degli altoparlanti elettrostatici.Il gruppo magnetico,anzichè essere circolare come negli altoparlanti tradizionali,è distribuiito su molte  strisce di magneti "dietro" alla membrana e al posto della bobina,abbiamo una serpentina posizionata "davanti" alla membrana.
Furono inventate da John.Winey più di 40 anni fa,che insoddisfatto delle prestazioni degli altoparlanti elettrostatici di allora,decise di creare qualcosa che ne limitasse gli svantaggi (forte direzionalità,scarso impatto dei bassi) mantenendone i vantaggi (dettaglio e velocità).
Questi diffusori,necessitano delle stesse cure degli elettrostatici,per quanto riguarda il posizionamento,ma hanno un capacità di emettere pressione sonora maggiore,rispetto ai suddetti elettrostatici,o almeno,a quelli del tempo in cui il buon Winey decise di costruire le sue creature.
Nella mia stanza,dopo molte prove,li avevo distanziati di un metro e venti dalla parete di fondo e di una cinquantina di centimetri da quella laterale,non consentendomi la dimensione della mia sala di distanziarli di più.
Il punto di ascolto era situato a circa 2.5 metri con i diffusori paralleli alla parete di fondo.
Il suono era bellissimo,mai avevo ascoltato così bene!
La profondità scenica era da capogiro,la trasparenza,cioè la capacità di discernere con precisione i vari piani sonori,era qualcosa di magico.Le voci venivano riprodotte con una naturalezza disarmante e il basso era velocissimo,pulito,senza code e con un punch niente male.Certo,non si può pretendere un basso alla monitor Jbl,ma la qualità e la pulizia che ha,mettono in secondo piano il minor punch;che comunque risulta adeguato anche per il rock più impegnativo.
Sebbene alcuni dicano che le Magneplanar vadano bene anche con poca potenza,io ritengo che invece, esse amino i buoni Watt con tutto il cuore.Molti esperimenti ho fatto e c'è da dire che suonano anche  con 35 Watt di un vecchio finale Dynaco,ma la dinamica te la sogni...
Con lo Spectral DMA150 invece,era una goduria assoluta!L'unica cosa che può dare qualche problema con questo abbinamento,è che gli Spectral non amano i carichi capacitivi e con certe Magneplanar (con le mie non è mai successo,ma con le 1.7 e le 20.7 sì...) l'amplificatore può andare in  protezione.
Diffusori di tale larghezza,però,necessitano di ambienti in cui si possano distanziare bene dalla parete laterale.
La scena a volte,si presenta un pò a "teatrino"cioè quando ci sono degli strumenti molto lateralizzati,essi tendono ad essere proiettati in avanti,anzichè rimanere dietro al diffusore.Ho avuto modo di ascoltare in casa mia anche le imponenti 20.7,diffusori magnifici,dotati di tweeter a nastro e alti oltre due metri,ma bisognosi di stanze di dimensioni ragguardevoli, per raggiungere le fantastiche prestazioni di cui sono capaci.
E' mio parere, che le Magneplanar più a misura di audiofilo medio,come rapporto qualità/prezzo,siano le 1.7,diffusori di dimensioni ancora umane,con una buona capacità di volume e una minor difficoltà di inserimento in ambiente.Con 3300 euro,che è il costo di tali diffusori,penso che concorrenti in grado di impensierirli ne esistano ben pochi,anche di costo multiplo...

Ed eccoci alle Quad ESL989...

Mi era rimasto stampato in mente,quell'ascolto fatto da Dolfi a Firenze nel lontano 1996(all'epoca in cui facevo il servizio militare in questa città),delle Quad ESL63.
La velocità di questi diffusori e la nitidezza,unita ad una coerenza su tutto lo spettro da capogiro,erano semplicemente sconosciute ai diffusori tradizionali.Rimasi ipnotizzato da tanto realismo,da tanta magia...
Ci sono voluti 17 anni per entrare finalmente in possesso di due Quad,precisamente le ESL989.
Qui'però, apro una parentesi doverosa.
STATE ATTENTISSIMI QUANDO ACQUISTATE DIFFUSORI ELETTROSTATICI USATI!!!Possibilmente ascoltateli dal proprietario e valutate ad orecchio se le membrane fanno scricchiolii,schiocchi o rumori strani,perchè la riparazione di questi altoparlanti è molto onerosa e se possibile,poi,trasportatele voi stessi a casa vostra! 
Purtroppo,i diffusori che acquistai,non per una mancanza di buona fede del proprietario,ma probabilmente per il trasporto criminale che fanno certi corrieri,arrivarono si' integri,ma uno di loro aveva una membrana in corto circuito...
Il proprietario,che subito chiamai,mortificato si offerse di pagare lui stesso la riparazione,che ammontò a ben 860 euro!!!
Considerando la cifra salatissima,concordai di fare a metà con la spesa...
Ma veniamo a loro,le ESL989.
Finalmente ripristinate,presero il posto delle Magneplanar MG2.7QR e di primo acchito,non mi fecero sobbalzare dalla sedia per il loro suono,che era lontano dalle ESL63 che avevo ascoltato anni prima.
Sembrava che ci fosse un pò di nasalità e il basso era un pò lunghetto e melmoso,il suono insomma non era all'altezza della fama che avevano questi diffusori.Sarà il posizionamento?Provo a spostarle di pochi centimetri avanti e le cose cambiano in meglio,adesso sembra che il basso sia più pulito,ma rimane quel cenno di nasalità che non se ne vuole andare...
Proseguo gli ascolti nei giorni successivi,confidando nel rodaggio di cui magari avevano bisogno,essendo state ferme per un pò di tempo a detta del precedente proprietario, e in effetti le cose cambiano ancora in meglio;la nasalità è quasi sparita,ma è solo quando mi metto di tutto punto a posizionarle per bene,che troverò la pace dei sensi e le 989 tireranno fuori,finalmente, tutta la magia di cui sono capaci!
Si',perchè con questi diffusori,bastano pochi centimetri per mandare a quel paese la timbrica i bassi e la scena sonora.
La posizione definitiva,vedeva i diffusori distanziati di ben 1.60mt. dalla parete di fondo e 60cm. da quella laterale (di più non potevo,ahimè...) il punto di ascolto era a 2.70mt. la distanza tra di loro  2mt. circa.
Ecco:adesso quel suono che avevo sentito molti anni prima era tornato di nuovo!
Tutto è ai massimi livelli,le voci sono commoventi per nitidezza e fuoco,i dettagli che si riescono a percepire sono impressionanti,il basso senza nessuna coda,con un'articolazione da paura,e senza nessun tipo di colorazione( dovuta anche alla mancanza del mobile in questo tipo di diffusori) la scena è di una profondità inusitata e solo la larghezza di 67cm. delle 989 ne limita la prestazione sul piano orizzontale,fornendo a volte, ahimè,la scena a teatrino di cui parlavo sopra con le Magneplanar. 
Per il resto,l'unico neo che hanno questi diffusori,oltre al fatto di dover disporre di una sala adeguatamente grande,secondo i miei gusti  è nella massima SPL riproducibile.
La mancanza totale di colorazioni,di distorsione e di fatica di ascolto,portano ad alzare il volume con facilità e presto si arriva all'intervento delle protezioni delle Quad, che tagliano di 20db il segnale,per prevenire di mandare a pacco le membrane eletrostatiche.E' vero che io a volte suono a livello da giostraio,e che molti riterranno il volume ottenibile dalle Quad più che adeguato,ma il mio parere rimane questo:se suonassero 6db più forte,sarebbero i diffusori perfetti!
Per quanto riguarda le amplificazioni,grandissimi risultati li ottenni tra tutti, con lo Spectral 100s,che pilotava senza indugi le 989,dall'efficienza di soli 86db (ma alle misure anche meno...) fornendo prestazioni incredibili per dettaglio, trasparenza e raffinatezza in generale.
La mancanza però come dicevo prima,di una manciata di db come massima SPL ottenibile,ha fatto si che arrivassi a privarmi di loro,incamminandomi verso altri lidi,ma questa è un'altra storia...

Gabriele Bandiera.

Nessun commento:

Posta un commento