martedì 5 gennaio 2016

Sonus Faber Chamaleon T


SONUS FABER CHAMALEON T

Premessa
La recensione di un nuovo diffusore Sonus Faber sta diventando una piacevole tradizione "derivata" in occasione della Mostra "Degustazioni Musicali".

Introduzione
Il Nuvistor Club è l'organizzatore dell'evento "Degustazioni Musicali", una manifestazione giunta oramai alla sua settima edizione e per il terzo anno aperto non solo agli autocostruttori, ma anche alle Aziende coinvolte in qualche maniera con la riproduzione musicale, compresi i Distributori di software musicale ed i produttori di trattamento acustico ambientale, seppur alcune Ditte fossero già presenti sin dalle primissime edizioni.
I risultati sempre più convincenti delle manifestazioni hanno convinto anche importanti Produttori italiani (Sonus Faber, Opera, Unison Research) a fornire direttamente alcuni prodotti da esporre alla Manifestazione, prodotti che poi a volte arrivano nelle mani di qualche recensore birbante che si diverte a far loro "le pulci"...
Lo scorso anno è toccato alle Sonus Faber Olympica II, probabilmente tra i diffusori più belli e rifiniti (parimenti alle Serblin Ktema) giunti in saletta per una recensione; questa volta è stato ospitato nelle nostre sale di ascolto (Riccardo Mozzi e Gabriele Bandiera) il nuovo modello Chamaleon T, un prodotto facente parte di una serie che comprende anche un canale centrale (Chamaleon C) ed una coppia di diffusori "da scaffale" (Chamaleon B).
Sono oramai svariati anni (se non lustri) che la fama del Marchio Sonus Faber ha conquistato un poco tutto il mondo dell'audiofilia (e non solo...) grazie alla splendida realizzazione estetica che conquista il potenziale acquirente ancor prima dell'ascolto...


Tale successo ha poi convinto un buon numero di "scopiazzatori" che hanno cercato di imitare il tipo di realizzazione e di finitura, a volte anche con risultati più che apprezzabili.
Come già detto, l'impronta timbrica del suono Sonus Faber non rientra tra i nostri gusti preferiti: diversi modelli da scaffale (e non), infatti, presentano un equilibrio timbrico con una gamma medio-bassa leggermente preminente, probabilmente in modo da compensare una volumetria non troppo cospicua, seppur bisogna ammettere che questa specie di "effetto loudness" possa conquistare più di un appassionato durante i primi ascolti.
Niente a che vedere, tuttavia, con certi suoni ruffiani ed un poco "da giostraio" che abbiamo notato sempre presenti in tutti i prodotti di marchi anche più che blasonati ed adatti alla conquista di qualche sprovveduto "ipnotizzato" dal rivenditore che gli suggerisce "hai sentito che bassi...?!?"

Descrizione
Il progetto della nuova serie Chamaleon si deve ai giovani responsabili del reparto Ricerca e Sviluppo della Casa e probabilmente tiene conto delle esigenze e dei gusti di ascolto della maggior parte dei "nuovi audiofili" che si sono appassionati a questo settore: il suono, infatti sembra essere mutato verso una maggiore universalità e versatilità di ascolto, con un equilibrio timbrico un poco più coerente rispetto ad alcuni prodotti della Casa del recente passato.

Il mobile è realizzato in MDF di buon spessore (quasi 25 kg il peso totale di ogni diffusore) ed è rivestito in pelle; le pareti laterali presentano un incavo destinato ad ospitare i fianchi rifiniti con svariati colori laccati (bianco, nero, grigio, rosso, azzurro ed arancione) a scelta dell'acquirente e tenuti in posizione da degli innesti a molla che sembrano non generare alcuna vibrazione indesiderata anche ad elevato volume di ascolto.
Un'idea davvero brillante e che pemette non solo di "adattare" i diffusori all'estetica ed ai colori della sala di acolto, ma con poca spesa consente l'illusione di aver cambiato i diffusori semplicemente modificandone l'estetica...

I driver utilizzati sono stati realizzati su specifiche Sonus Faber e sono due woofer da 18 cm in polipropilene, un midrange da 15 cm dello stesso materiale ed un tweeter a cupola da un pollice ed un quarto in tela; nella parte inferiore del pannello frontale è ricavato il grosso foro di accordo del reflex.
E' possibile il bi-wiring e l'efficienza si attesta sui 90 dB, consentendo la generazione di un buon livello di impatto acustico anche con potenze relativamente modeste. 

Analisi sonora
Le prove di ascolto si sono svolte nelle due sale a disposizione, una delle quali aggiornata di recente con il completamento del trattamento acustico ottenuto mediante l'inserimento "calibrato" di alcuni DAAD e di uno Studio DAAD di cui non finiremo mai di decantare l'efficacia nella messa a fuoco della scena sonora.
Iniziamo gli ascolti dopo alcune ore necessarie sia per "rifinire" il rodaggio delle Chamaleon, sia per "far ambientare" le Sonus Faber con la nostra amplificazione di riferimento (preamplificatori Spectral DMC20S2 e finali Spectral DMA100S e DMA260); è tuttavia parere degli estensori di queste righe che probabilmente sarebbero state necessarie alcune giornate in più per completare il rodaggio e la messa a punto degli altoparlanti che, a tratti, mostrano ancora una gamma bassa con una parvenza di "legnosità" ed ancora da perfezionare.
Già i primi ascolti sono forieri di piacevoli novità: l'acustica ben trattata delle salette di ascolto permette una riproduzione di una gamma bassa tesa ed asciutta, mai densa di alcun rigonfiamento posticcio, la qual cosa suscita un primo entusiasmo.
La ricostruzione della scena sonora risulta essere realistica e ciò è consentito non solamente dalla già citata acustica ambientale "corretta", ma anche dalle possibilità intrinseche di questi diffusori il cui ingombro in pianta relativamente contenuto contribuisce in modo determinante a questo risultato: la profondità del palcoscenico è inusuale, specialmente quando i diffusori vengono sensibilmente angolati verso il punto di ascolto; in questo modo peraltro viene accentuata la "scolpitura" dei Musicisti presenti nell'intorno del centro del palcoscenico che risultano così ben delineati a "tutto tondo".
L'equilibrio timbrico, come detto, non presenta quella caratteristica di "ruffianeria" presente in alcune realizzazioni del passato, consentendo così una maggior versatilità nell'ascolto di queste Chamaleon T che si prestano quindi ad una fruibilità completa con tutti i generi musicali.
La raffinatezza nella riproduzione degli strumenti più delicati è commisurata con il listino dei Chamaleon T e solamente in certe occasioni si vorrebbe un clavicembalo un poco più fluido ed un flauto un poco più morbido; ma tale critica è solo apparente e perviene dal precedente ascolto con diffusori ben più impegnativi dal punto di vista economico.
Le voci riprodotte dalle Chamaleon T sono ben fluide ed anche abbastanza naturali: la leggera mancanza di messa a fuoco è, lo ripetiamo, probabilmente dovuta al "burn-in" ancora troppo breve: d'altronde i tempi erano particolarmente stringati e siamo stati costretti a restituire queste Sonus Faber una volta che avevamo cominciato a ... "farci l'orecchio"...
La capacità di gestire potenze anche elevate fa da sponda ad una dinamica che cerca di curare tutti i passaggi quantitativamente diversi presenti nella partitura musicale; l'impatto sonoro è quindi considerevole e rende così le Chamaleon T adatte anche ai generi moderni prediletti dagli audiofili più giovani.
In definitiva, una prestazione che ci ha piacevolmente coinvolto nelle brevi giornate a disposizione per un ascolto critico e che ha fatto aumentare la stima (se ce ne fosse stato bisogno) verso un Costruttore italiano che ha dimostrato di saper fornire una risposta adeguata alla evoluzione del mercato hi-fi.


Conclusioni
Il listino di una coppia di Chamaleon T è di 1720 euro e comprende anche due coppie di fianchetti; un set (4 pezzi) di fianchetti colorati costa 350 euro.
Credo che le prestazioni del diffusore siano superiori alla media dei diffusori di questa fascia di mercato; la loro "universalità sonora" ed "ambientale" permetterà loro di farsi apprezzare da un buon numero di audiofili in tutto il mondo.
La futura commerciabilità dell'usato è poi garantita dal prestigio del Nome che riportano.

Impianto uno:
Þ testina Zyx Reneissance
Þ testina van den Hul Black Beauty SPX
Þ testina Stein Music Aventurin 6
Þ braccio SME 309
Þ braccio Scheu Classic MkII
Þ giradischi Scheu Premier MkIII
Þ step-up Fidelity Research FRT5
Þ pre phono van den Hul The Grail
Þ pre phono Audio Research PH3
Þ sorgente digitale info Mac Mini con Audirvana
Þ convertitore digitale PS Audio Perfect Wave DAC
Þ preamplificatore Spectral DMC20
Þ finale Spectral DMA260
Þ diffusori Avalon Eidolon
Þ cavi di alimentazione Revelational Cables e Meleos
Þ cavi digitali MIT, Revelational Cables e Meleos
Þ cavi di segnale White Gold, Crystal Cable, NBS e Meleos
Þ cavi di potenza De Antoni
Þ trattamento acustico Acustica Applicata, AStri e Oudimmo

Impianto due:
Þ sorgente digitale info Mac Mini con Audirvana
Þ convertitore digitale Playback Designs MPD3
Þ preamplificatore Spectral DMC20
Þ finale Spectral DMA100S
Þ diffusori ProAc D80
Þ cavi di alimentazione Revelational Cables e Meleos
Þ cavi digitali Revelational Cables e Meleos
Þ cavi di segnale Revelational Cables e Meleos
Þ cavi di potenza Revelational Cables
Þ trattamento acustico Acustica Applicata, AStri e Oudimmo

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